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Sfinci 'i Ginostra


"Poco più di un grande scoglio,oltre Stromboli. una trentina i residenti fissi cui, in estate, si aggiungono i vip che qui hanno peso casa, incantati dalle acque di zaffiro... Fino al 2004 non era nemmeno collegata alla rete elettrica; si attraccava solo tramite l'arcaico rollo, il traghetto a remi che prelevava dalle navi rifornimenti ed esseri umani, e aspettava l'onda giusta per infilare il Pertuso( il buco9, il porto più piccolo del mondo, con un imbocco largo un paio di metri, attraverso cui passa una barca alla volta. Poi il porto fu ingrandito e oggi si può arrivare con l'aliscafo o il traghetto. Ci si muove solo con l'asino o con la carriola elettrica. L'acqua arriva sulle navi cisterna. E' Ginostra, piccolissima isoletta nel profondo blu del Tirreno eoliano. Qui non ci si può permettere di sprecare nulla... e così, oltre alle preparazioni del resto della Sicilia, a Ginostra anche le Sfinci (frittelle dolci il cui nome deriva dall'arabo Sfang, spugna) si fanno con i fichi d'India, che abbondanti crescono sulla roccia vulcanica".

da " Il diamante nel piatto" di Anna Martano


Queste sfinci non le conoscevo, così come tanto altro del libro che Anna Martano ha , qualche tempo fa, scritto con la passione e l'orgoglio della sua sicilianità. Era da un poco che mi ripromettevo di provare uno dei suoi piatti, e ho scelto questo perché mi riporta al luogo dove, con Anna, ci siamo conosciute, l'Its Fondazione Albatros di Messina. Fra le altre cose, ci accomuna quell'attenzione allo spreco che una volta era prassi, presso le famiglie siciliane, ed ora è , troppo spesso, solo un trend degli chef della nouvelle vague. Una ricetta povera, quindi, stavolta, ma con tutti i presupposti per rifarla per cento altri motivi: non ultimo, un bel colore rosa fucsia che i fichi d'India di varietà " sanguigna" hanno regalato alle mie Sfinci.

Sapevate che esistono diverse varietà di fichi d'India, caratterizzate dal colore? Oltre alla varietà " sanguigna", dal colore rosso porpora, esistono quella " sulfarina", con frutti giallo-arancio, e la " muscaredda", che regala frutti quasi bianchi, molto delicati nel sapore.


In attesa di regalarvi un altra preparazione di Anna, magari tratta dalla sua ultima fatica, " La tavola è festa", vi lascio le indicazioni per 'i Sfinci di Ginostra.


Ingredienti


1 kg di fichi d'India

250 g di farina

15 g di lievito di birra

100 g di zucchero

Un pizzico di sale

Olio extravergine di oliva, per friggere

Zucchero a velo

Cannella in polvere, meglio se appena macinata


Procedimento


Sbucciate i fichi d'India e setacciatene la polpa.Unite a questa la farina,il lievito di birra, sciolto in pochissima acqua tiepida, e lo zucchero. Iniziate ad impastare, aggiungendo, infine , il sale. Dovrete lavorare l'impasto fino a quando non otterrete un composto molto morbido ed elastico. Portate al raddoppio, lasciando lievitare al riparo da correnti d'aria, e poi friggete in olio profondo, versando il composto con l'aiuto di un cucchiaio.

Disponete le sfinci, man mano che sono pronte, su carta assorbente, e servitele dopo averle cosparse di zucchero a velo e cannella.













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