Oggi si festeggia San Giuseppe. Quando ero bambina, era festa nazionale e non si andava a scuola. Ci si riuniva e si festeggiava il proprio Giuseppe e tutti i papà della famiglia. Più da noi al sud, certo, ma era una vera festa: noi andavamo sempre dai nonni paterni, si pranzava insieme a zii e cugini e il pomeriggio si aspettavano le visite di amici e parenti, un vero rito. La nonna aveva preparato il riso nero, di cui presto vi parlerò, la ciambella, spessissimo i cannoli e, qualche volta , le sfingette di riso. Ne ho però un ricordo confuso, ricordo meglio quelle che preparava per l'Immacolata, con l'uvetta e senza riso, buonissime anche quelle.
Ora, a prescindere che siano queste o no quelle di mia nonna, sono quelle che da anni preparo io in questa giornata. Le dosi sono quelle di Pino Correnti, da cui ho imparato che derivano ,essendo spesso chiamate "zeppole"dall'analogo dolce arabo "zalabiyah". La zeppola, secondo il Mortillaro, sarebbe "una sorta di vivanda di pasta molle con altri ingredienti fritta nel grasso".
Queste, sono di riso, e vi do anche la mia versione gluten free. Per restare in clima di comfort food, in attesa di tornare presto ad una quotidianità e ad una convivialità che oggi ci manca più che mai, posso offrirvene qualcuna?
500 ml di latte
400 g di riso (Correnti dice Vialone, io avevo solo Carnaroli, ma si può usare anche un semplice Originario)
125 g di farina
100 g di zucchero
10 g di lievito di birra
la buccia di un'arancia o di un limone grattugiata
cannella in polvere
un pizzico di sale
olio di arachidi
Diluite il latte con circa 300 ml di acqua e poneteli in un tegame, insieme al sale ed al riso.Portate il riso a cottura, ad assorbimento, e fate intiepidire, in una ciotola. Unite metà dello zucchero, la farina , gli aromi ed il lievito sciolto in pochissimo latte. Mescolate bene e fate lievitare, coperto, per un paio di ore. Trascorso il tempo previsto, versate il composto, appiattendolo, su di un tagliere, tagliandolo a bastoncini. Riscaldate abbondante olio e ponetevi a friggere le sfincette, spingendole con la lama del coltello usato per sagomarle, poche per volta. Una volta che saranno ben dorate, mettetele ad asciugare su carta assorbente e poi rotolatele nello zucchero rimasto, unito ad abbondante cannella .
Nota: io ho apportato una modifica, nel procedimento. Preparo tutto il composto la sera prima, diminuendo la dose di lievito. Così , l'indomani non resta che friggere e i tempi sono dimezzati.
Variante gluten free: oltre a fare massima attenzione agli ingredienti usati, fate attenzione alle possibili contaminazioni e lavorate in ambiente sanificato e con utensili puliti , come dovrebbe essere prassi. Sostituite alla farina Maiorca della farina di riso o una farina gf adatta ai dolci e avrete le sfnncette di riso alla messinese gluten free: basta poco, solo un pizzico di attenzione.
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