Con sciroppo di carrube
"Ho delle mandorle avanzate, prendo il barattolo in alto sullo scaffale e mi accorgo che sono accaldata; strano, c'è tramontana, oggi. Quelle mandorle bianche mi ricordano i denti di Hamed, oh, ma è una fissazione! Le metto nel forno per tostarle, prendono colore, sono lisce e scure come la pelle abbronzata. Belle, penso mentre le verso nel frullatore insieme con l'acqua. Bello da noi è come dire buono; brutto invece significa di sapore cattivo. I nostri contadini hanno dovuto combattere con la fame e la miseria, così la bellezza ha la bontà del pane caldo appena sfornato, e il cibo buono è bello proprio come a un'opera d'arte....Il frullatore che gira produce un rumore che interrompe il silenzio e mi mette di cattivo umore. In un tegame verso latte di mandorle , zucchero, amido, accendo il fuoco, lo regolo, giro lentamente e continuamente, poi aggiungo la buccia grattugiata di un limone e continuo a mescolare facendo molta attenzione a sciogliere eventuali grumi. Questo piccolo impegno mi fa bene, scaccia la noia.
Quando la crema è rassodata, che strana parola, ha un che di erotico, di fisico, rimanda a un corpo, spengo il fuoco e la verso in uno stampino di legno a forma di melagrana; anche questo è un ricordo della mia famiglia, lo usava mia nonna per fare la pasta reale"...
(da L'assaggiatrice, di Giuseppina Torregrossa)
Ingredienti
1 litro di latte di mandorle non zuccherato
100 g di amido di grano (o mais)
250 g di zucchero
1 stecca di vaniglia
La scorza grattugiata di un limone
Cannella in polvere
Per il latte di mandorle home made:
1 litro di acqua
300 g di mandorle bianche tostate
Sciroppo di carrube:
10 carrube del Belice
1 litro di acqua
1 cucchiaio di zucchero di canna
2 cucchiai di miele
Procedimento
Per il latte di mandorle fatto in casa. Dopo aver tenuto per qualche ora le mandorle tostate nell'acqua, frullatele bene insieme a questa: otterrete un liquido lattiginoso. Filtratelo ( se volete), attraverso uno chinois o, se voleste seguire il metodo antico, strizzando le mandorle in un canovaccio immacolato, senza traccia di detergenti.
Per il biancomangiare. Sciogliete l’amido e lo zucchero con il latte di mandorle freddo, in una ciotola. Versate il composto in una pentola ,con la vaniglia, e portate sul fuoco, facendo addensare. Eliminate la stecca di vaniglia e ponetelo in uno stampo unico o in più stampi, facendolo raffreddare.
Per lo sciroppo: dopo aver lavato le carrube ponetele a bollire nell’acqua fino a che il liquido non si sarà ridotto della metà. Filtrate, unite il miele e lo zucchero e ponetelo di nuovo sul fuoco, fino a ridurlo a un terzo. Imbottigliate in una bottiglia o un vasetto di vetro sterilizzati e fatelo raffreddare.
Servite il biancomangiare con lo sciroppo di carrube e qualche mandorla, anche caramellata.
Nota: lo sciroppo di carrube è un ottimo rimedio naturale contro la tosse e si può utilizzare per arricchire dolci o gelati, o anche per accompagnare formaggi di capra.
Liquore di Carrubbe
Per 1 litro di liquore:
10 carrube
½ litro di alcool a 90°
½ l di acqua
300 g di zucchero
Nettate le carrube, asciugatele e tagliatele a pezzi. Ponetele in un capiente contenitore di vetro, versatevi sopra l’alcool e lasciate in infusione per un mese.
Trascorsi i 30 giorni preparate lo sciroppo, ponendo l’acqua e lo zucchero in un pentolino e mescolando fin quando lo zucchero sarà completamente sciolto, a fiamma bassa.
Raffreddatelo. Intanto, con l’aiuto di un’étamine, filtrate l’alcool e unitelo allo sciroppo.
Imbottigliate e servite dopo un nuovo riposo di almeno 15 giorni.
Ottimo digestivo, si serve con biscotti e pasticceria secca.
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